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moto

3 agosto
Cesky Krumlov - Kutna Hora km. 183

Alle 8 Knut, dopo una veloce colazione, munito di permesso va a prendere la moto maismentre io, aiutata dai giovani proprietari porto i bagagli al portone d’ingresso. Restituito il permesso scritto a matita, carichiamo le borse sulla BMW e velocemente usciamo dal centro pedonale. Ci lasciamo alle spalle questo delizioso borgo e, oltrepassata Ceské Budejovice, imboboschicchiamo la E55, in direzione di Tabor, per poi proseguire per Kutna Hora lungo strade secondarie. Attraversiamo zone agricole coltivate per lo più a mais, piccoli villaggi che lasciano posto, di quando in quando, a boschetti. L’andatura è tranquilla su queste stradine. Quando possibile Knut dà un po’ di gas e la cavalla si scatena pennellando curve e controcurve. A tratti piove, ma poca roba.
Giungiamo in città verso le 12,30. Prendiamo alloggio per una notte alla Pension Bed & Breakfast fornita di garage coperto. È situata appena fuori dal centro e vicinissima alla Chiesa di Santa Barbara, motivo per cui l’abbiamo scelta. Sistemati i bagagli in camera indossiamo indumenti e scarpe più comodi, poi usciamo in cerca di un luogo dove pranzare. Attraversata la trafficata strada vicina alla pensione vediamo un piccolo locale, la Hruskovna che ha tavoli e panche all’aperto, sotto gli ombrelloni. Ci siamo appena seduti e stiamo consultando il menu quando sopraggiunge un temporale che ci fa fuggire fontanaall’interno. Il locale è piacevole, il pranzo gustoso, e quando usciamo il temporale è passato oltre. Ci avviamo lungo una strada che in breve ci conduce al centro storico, Patrimonio dell’Umanità dal 1955. Ci soffermiamo a fotografare una grande fontana gotica in pietra, della fine del XV secolo, da cui sgorga ancora acqua. Proseguendo notiamo diversi palazzi eleganti a fianco di imponenti case borghesi, alcune in stile gotico, altre in stile rinascimentale o barocco. Non manca una Colonna della peste dietro alla quale svetta il campanile della chiesa di San Giacomo. Purtroppo, ricomincia a piovere perciò ci rifugiamo in uno dei bar della grande piazza centrale. Quando Giove Pluvio si è placato torniamo sui nostri passi, dirigendoci verso la Chiesa di Santa Barbara, che sorge in splendida posizione in cima a una collinetta, rivestita da vigneti. La sua struttura esterna in stile gotico è sorprendente. L’interno non è da meno, con le otto cappelle radiali, le belle vetrate policrome e gli splendidi affreschi. Non finiamo più di scattare fotografie da tanto siamo colpiti da questa particolarissima struttura. Infine, ci sediamo su una panchina, al sole, nel vasto giardino posteriore, prima di riavviarci lentamente verso la pensione. Più tardi torniamo in centro e ceniamo al Restorant Cafè Harmonia, locale particolare per via dei tavolini in pietra, dislocati in giardino su diversi terrazzamenti,ma con cucina non eccellente.

 

4 agosto
Kutna Hora - Broumov km. 238

Partiamo, come sempre, verso le 9. Usciti dalla città decidiamo di percorrere la 327, una campistrada secondaria. Il traffico è scarso e si viaggia bene. Confluiamo sull’autostrada proveniente da Praga, poi a Jaromer prendiamo la strada 37 diretti a Trutnov.  La strada attraversa belle zone boschive, campi coltivati a mais e villaggi tranquilli. Ed eccoci nell’Ardspach Teplice, dove gigantesche torri d’arenaria spuntano tra il boscoverde dei boschi. Avevamo pensato di sostare qui, per una camminata nella natura e magari pernottare in un piccolo albergo. Purtroppo, il luogo è affollatissimo. Tutti i parcheggi sono al completo. Frotte di turisti ovunque, moltissimi polacchi. Ci basta guardarci negli occhi e all’unisono prorompiamo in un: “Via da qui!!”
paesaggioÈ solo mezzogiorno, ma decidiamo comunque di pranzare in un piccolo locale, scorto dalla strada, che ci ispira.  Ci accomodiamo sulle panche di un lungo tavolo di legno, in pieno sole, e ordiniamo il piatto del giorno. Quando finalmente ci viene servito il pranzo tutte le vespe della zona si gettano a capofitto su di noi, così, tra un urlo e l’altro (ho il terrore di questi odiosi insetti per aver provato le loro punture) scappo all’interno. Ripartiti, proseguiamo sulla strada sempre più stretta che s’inoltra nel Chko Broumovsko (Bosco di Broumov). La meta odierna è il paese di Broumov, noto per il suo Monastero Benedettino, dove abbiamo prenotato una notte al b&b Villa Katerina.
vila_katerinaLa casa è circondata da un grande giardino dove possiamo parcheggiare la BMW. I cortesi proprietari ci accolgono calorosamente e ci mostrano la nostra camera. Siamo favorevolmente colpiti! Si tratta di un grande ambiente che contiene un mobile /cucina, un grande tavolo e un armadio, oltre al letto.
Una volta cambiati gli abiti, ripresa la cavalcatura ci dirigiamo verso il centro città. È piuttosto piccolo, sovrastato dall’imponente Monastero barocco, dipinto di un’intensa tinta rosa-arancio. Le facciate sono abbellite da tre serie di grandi finestre che si susseguono su ogni lato. Il monasterocomplesso pare una grande fortezza, più che un monastero. Resistette infatti a ben due assedi.
Acquistati i biglietti, in attesa della visita guidata, gironzoliamo per il vasto complesso scoprendo un caffè, un edificio che funge da ostello, e una scala che scende nei sotterranei, dove furono deposte decine di mummie. Torniamo nel cortile assolato proprio mentre arriva la guida. Costei conduce il nostro gruppo nella visita alla chiesa di Sant’Adalberto. L’interno barocco è riccamente adorno di fregi e stucchi dorati. Sono colpita dai begli affreschi che coprono anche le volte del soffitto. La visita prosegue attraverso diverse sale del Monastero, di cui la più interessante è una grande biblioteca. Visitiamo anche il vecchio refettorio che custodisce la copia della Sacra Sindone di Torino. 
Soddisfatti dalla visita, usciamo dal complesso monastico attraverso il portone sul retro. Con una breve passeggiata arriviamo alla piazza centrale del paese. Qui si respira un’aria decadente. Sarà perché le auto occupano tutto il centro della vasta piazza, oscurando la visuale della bella colonna della peste e della fontana; sarà per i palazzotti che la delimitano, alcuni bisognosi di restauro, sarà perché comincia a piovigginare…Appena smette usciamo dal Cafè dove ci eravamo rifugiati e corriamo a riprendere la moto. La sera torniamo in centro per recarci a cena in un ristorante dal particolare arredo dove, previdentemente, avevamo riservato un tavolo.

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